12 febbraio 2010

Il Regista: un interprete chiamato Visconti

LUCHINO, UNA MANIERA DI CONCEPIRE IL TEATRO

La platea era quasi buia. Le poltrone erano ricoperte da enormi teloni grigi che per la leggera ondulazione causata dai filari degli schienali, regalavano un’atmosfera lunare. Soltanto tra l’ottava e la decima fila, a destra del corridoio centrale, un ampio ripiano di legno, rivestito da un panno nero, ritaglio di una quinta in disuso, era adibito a tavolo di regia, sul quale un cono di luce molto corto, proiettato da una lampada elettrica, indicava che si stava provando. Il riverbero faceva intravedere una bottiglia d’acqua, un bicchiere e più in là due pacchetti di sigarette ancora sigillati. Sulle poltrone adiacenti, appena scoperte dalla tela ripiegata su se stessa, un cappotto gettato nella penombra.

Giovanni Russo su «Bischizzi»

EPIGRAMMI IN CUI SENTONO GLI ECHI DELLA CULTURA CLASSICA, IL SAPORE DI MARZIALE

Figlio di un giornalista, che è stato uno dei leader della cronaca sportiva, inviato del Corriere della Sera al tempo in cui il calcio era senza personaggi come Moggi e ci si confrontava sul campo e non c’era neppure il Totocalcio; nipote di un famoso studioso, l’alter ego di Benedetto Croce, di cui porta il nome e che influenzò molti studi del grande filosofo, si può dire che buon sangue non mente. Infatti, in queste brevi composizioni si sentono gli echi della cultura classica, si sente il sapore di Marziale.

09 febbraio 2010

«Vito Maior», Pulcino Elefante 2010


Versi di Fausto Nicolini
per i tipi di Pulcinoelefante
grafica di Alberto Casiraghy
edizione 7948, aprile 2010
25 copie fatte a mano

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Omaggio a Vito Riviello

Dal minore al minoritario
passando per un Sol Maggiore

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